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Quali prospettive per la cooperazione transfrontaliera nella Regione SUD (ex PACA)

PROSPETTIVE 2021-2027 PER LA METROPOLI DELLA NIZZA COSTA AZZURRA:

Beneficiare e coinvolgere più territori e strutture più piccole e meno esperte, sulla base dell'esperienza 2014-2020 del MNCA.

Proseguire con lo strumento PITer, appropriato perché a metà strada tra strutturazioni più avanzate e progetti semplici.

Affrontare la sfida di mobilitare e divulgare le azioni svolte a beneficio dei cittadini e degli attori locali per un impatto territoriale ancora più forte

 

 

PROSPETTIVE 2021-2027 PER IL PROGRAMMA ALCOTRA E IN PARTICOLARE SUGLI APPROCCI TERRITORIALI INTEGRATI:

Rispondere alla sfida della complessità dei piani integrati spingendosi oltre nella semplificazione.

Sfida della continuità: affidarsi e capitalizzare il lavoro e le realizzazioni del 2014-2020, sugli stessi perimetri.

Sfida di governance: coerenza tra le decisioni da prendere a livello locale ea livello di programma.

Stimolare più discussioni e momenti di incontro tra i diversi PITers.

Promuovere gli scambi e la capitalizzazione all'interno del programma ALCOTRA, ma anche tra diversi programmi su altri confini francesi ed europei.

 

PROSPETTIVE 2021-2027 GECT ALPI MARITTIME-MERCANTOUR EUROPEAN PARK:

Visti i vincoli del periodo 2014-2020, in particolare in relazione alle anticipazioni di cassa della struttura, si tratterà di rafforzare la base finanziaria di quest'ultima  per superare tali difficoltà.

La possibilità di gestire un fondo di microprogetti è molto interessante per il GECT, perché il ruolo del parco potrebbe essere quello di facilitatore e di esperto gestore amministrativo e finanziario.

Nel corso di un incontro svoltosi sul tema delle prospettive di cooperazione transfrontaliera nella Regione Sud sono state individuate 5 grandi aree di miglioramento. BAUDELET Olivier (DG REGIO - Interreg - Commissione Europea) ha presentato le principali novità in termini di governance:

  1. Mobilitazione dei cittadini attraverso fondi di microprogetti.

  2. Migliorare il coinvolgimento del pubblico, delle autorità locali e della società civile.

  3. Risoluzione degli ostacoli transfrontalieri.

  4. Integrazione della dimensione transfrontaliera nelle diverse politiche europee.

  5. Mobilitazione di tutti i fondi esistenti per il transfrontaliero.

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Dimensioni della cooperazione transfrontaliera

La prospettiva della cooperazione universitaria 

L'Università Italo Francese (UFI/UIF) è un operatore creato nell'ambito di un accordo intergovernativo firmato a Firenze il 6 ottobre 1998. In Italia, tale accordo è stato poi approvato dal Parlamento con la legge n. 26 maggio 2000 e ratificato dal Presidente della Repubblica. In Francia, l'accordo era soggetto al decreto del Presidente della Repubblica del 20 dicembre 2001 (n. 2001-1267). L'ufficio francese si trova presso l'Università di Grenoble Alpes e l'ufficio italiano è annesso all'Università di Torino. Un'università senza studenti né corsi. L'UFI è un'istituzione che promuove la cooperazione accademica e scientifica tra Francia e Italia, non aiuta a formare studenti e non organizza corsi.


Alcuni dati: il 65% degli studenti delle scuole medie italiane sceglie il francese come seconda lingua
15.000 studenti italiani sono iscritti ai corsi post-diploma di maturità in Francia, il 50% dei quali nelle facoltà di medicina.
Esistono 321 accordi di doppia laurea franco-italiana in 195 università francesi e italiane, l'Università della Costa Azzurra è una di queste.
+40.000 laureati EsaBac (dal 2011).
La Francia è il secondo Paese di destinazione degli studenti italiani nell'ambito della mobilità Erasmus.

(Ambasciata di Francia in Italia)

La prospettiva dell'emergere di una "cultura transfrontaliera" 

La cooperazione transfrontaliera così come la conosciamo sul nostro territorio è un fatto abbastanza recente in termini di tempo. Le nuove generazioni saranno portate ad essere promotrici di un fenomeno avviato a monte dai precursori di questo. Alcuni esempi di progetti di cooperazione transfrontaliera possono far pensare che le giovani generazioni siano e saranno sempre più coinvolte in un processo che le porterà a disegnare il proprio territorio oltre il confine geografico ea diventare attori del suo sviluppo.

 

Uno dei fattori cruciali è in particolare la cooperazione a livello delle Università e dei Centri di Ricerca che si affacciano sul territorio transfrontaliero e intermetropolitano. L'Université Côte d'Azur si inserisce in questo approccio svolgendo collaborazioni su scala propria con l'Istituto Italiano di Genova, l'Università di Genova e l'Università di Torino.

 

Ad esempio, sono stati istituiti programmi di cooperazione di dottorato su alcuni temi. In tal senso è stato sottoscritto nel 2020 un protocollo d'intesa per svolgere attività didattica o di ricerca in tutti i settori scientifici di interesse comuni alle istituzioni universitarie prima citate. Ciò include la realizzazione di progetti di ricerca congiunti, la condivisione non solo di documenti scientifici ma anche di materiale di ricerca, l'agevolazione della mobilità di studenti, ricercatori, docenti e personale amministrativo, nonché la partecipazione a colloqui e conferenze scientifiche congiunte.

 

Inoltre, i centri di ricerca agiscono anche, ad esempio, attraverso il programma DITER (Diplomazia Territoriale, programma collaborativo di ricerca-azione del Centro Studi e Ricerche in Diritto Amministrativo, Costituzionale, Finanziario e Tributario (CERDACFF), in partenariato con la Regione Sud, la Metropoli Nice Côte d'Azur e la MOT.

SAPERNE DI PIÙ

Tieniti informato sulle novità della cooperazione transfrontaliera franco-italiana.

Grazie per l'invio!

Al via il nuovo programma di cooperazione transfrontaliera Interreg VI-A Francia-Italia Alcotra 2021-2027 - 29/11/2022

LE MAJESTIC CENTRO CONGRESSI CHAMONIX E COURMAYEUR

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